Per migliorare l’esperienza di navigazione delle pagine e la fruizione dei servizi online, questo sito utilizza cookie tecnici e analitici.
Questo sito permette inoltre l’utilizzo di cookie di terze parti per funzionalità quali la condivisione e la visualizzazione sui social media.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su collegamenti nella pagina acconsenti all’uso di questi cookie.
Per informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli, leggi la Cookie policy dei siti del Consiglio regionale della Toscana.
» Ufficio stampa » Comunicati » Comunicato Indietro

COMUNICATO STAMPA  n. 0985

 
dal   
  al     
 

Libri: “Fare verde urbano” di Stefano Mengoli

E’ stato presentato a Palazzo Panciatichi dal consigliere Pier Paolo Tognocchi, promotore della legge regionale su vivaismo e verde rbano, e dall’assessore all’urbanistica Anna Marson, che lascia un interrogativo aperto sulle regole.

 

7 ottobre 2013

 

Firenze – Esperienze concrete di costruzione del verde in città, con esempi pragmatici, dati tecnici, un ricco apparato iconografico, sono al centro delle oltre quattrocento pagine di “Fare verde urbano” (Il Sole24ore Ediagricole), firmato da Stefano Mengoli, progettista dell’ambiente e del paesaggio. Uno strumento di analisi e di studio del territorio urbano, ma anche di progettazione delle aree verdi, rivolto a studenti e professionisti dell’architettura. Il volume è stato presentato in Sala Gigli di palazzo Panciatichi. “Per la socialità, la bellezza e la qualità ambientale delle città, la cura sapiente del verde è un elemento fondamentale – ha sottolineato il consigliere regionale Pier Paolo Tognocchi, promotore della legge regionale su verde urbano e vivaismo, che ha anticipato molti contenuti della legge nazionale in materia – Vogliamo promuovere il vivaismo toscano, che ci vede primi in Europa e che rappresenta un terzo del Pil agricolo, chiudendo la filiera con indicazioni precise sul verde urbano”. L’obbiettivo, come ha sottolineato Stefano Mengoli, “è favorire la penetrazione degli spazi verdi nel tessuto urbano, nella sua trama storica ed architettonica”, valorizzando il verde architettonico (muri vegetali, tetti verdi), il verde infrastrutturale (fasce di penetrazione lungo le strade) ed il verde territoriale, regolato da precisi parametri urbanistici. “L’urbanistica attuale non è chiamata più a progettare spazi, ma a progettare luoghi - ha affermato l’assessore regionale all’Urbanistica Anna Marson, che firma l’introduzione del libro – C’è un interrogativo che rimane aperto. Per avere una regolamentazione davvero efficace per la qualità urbana è più opportuno introdurre nuove regole o non piuttosto fornire agli enti locali progetti esemplificativi?”. (dp)

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana